h1

Call of Duty 4: Modern warfare.

22 novembre, 2007

La confezione di COD4, infatti, ci porta avanti nel tempo fino ai giorni nostri, coinvolgendoci in prima persona, è il caso di dirlo, in un’avvincente ed adrenalinica sequenza di eventi bellici che citano a piene mani l’attualità più recente.
C’è il fondamentalismo islamico, ci sono gli scontri casa per casa in stile Fallujah e Ramallah, la frenetica ricerca di contrabbandieri nucleari nelle repubbliche ex-sovietiche e i colpi di mano notturni nei panni neri di un incursore delle forze speciali. Il tutto condensato in una trama che, ahimè, se ne va via in un massimo di 6 ore, un paio in più se deciderete di giocare al massimo livello di difficoltà.

 

 

“Recommended Specs”

CPU: 2.4 GHz dual core or better is recommended
RAM: 1GB for XP; 2GB for Vista is recommended
Harddrive: 8GB of free hard drive space
Video card: 3.0 Shader Support recommended. Nvidia Geforce 7800 or better or ATI Radeon X1800 or better

“Required (min) Specs”

CPU: Intel(R) Pentium(R) 4 2.4 GHz or AMD(R) Athlon(TM) 64 2800+ processor or any 1.8Ghz Dual Core Processor or better supported
RAM: 512MB RAM (768MB for Windows Vista)
Harddrive: 8GB of free hard drive space
Video card (generic): NVIDIA(R) Geforce(TM) 6600 or better or ATI(R) Radeon(R) 9800Pro or better

Punti di forza:

– il D-day della battaglia moderna: raggiungi i tetti di un devastato paesaggio urbano, mentre il fuoco di contaerea manda in pezzi il portello del tuo stesso elicottero!
– arsenale ultramoderno: vanta la presenza degli ultimi ritrovati della tecnologia moderna in fatto di armi, fedelmente riprodotti per un’esperienza incredibilmente realistica
– incursioni aeree: sei tu a impartire gli ordini al supporto aereo. Segnala i bersagli per le incursioni aeree condotte da velivoli F-16, A-10 ed elicotteri Apache Longbow
– conflitto globale: affronta il nemico in un epico conflitto che si estende lungo tutto il Medio Oriente, nellEuropa dell’Est e nella città di Londra.
– Battaglie multigiocatore di nuova generazione: altera fisicamente l’ambiente circostante per ottenere un vantaggio strategico. Fai esplodere ponti, blocca intere strade e radi al suolo interi edifici.

La guerra è un inferno. Chiunque abbia avuto la sfortuna di vivere di persona un confitto militare può senza dubbio confermarlo. Fortunatamente la stragrande maggioranza di noi videogiocatori non ha mai dovuto strisciare in un fangoso campo di battaglia, scambiandosi pallottole infuocate con i nemici. Questa è un’esperienza che ben pochi tra noi potrebbero affrontare, sia fisicamente che psicologicamente. Tuttavia ci sono innumerevoli libri, film e videogiochi che permettono di farsi un’idea sugli orrori della guerra, standosene comodamente seduti sul divano di casa, di fronte al camino in una fredda e grigia giornata autunnale. Nel migliore dei casi, queste rappresentazioni fantasiose ci permettono di cogliere non solo il lato eroico dello scontro bellico, come la gloria personale e il rapporto di cameratismo che si instaura con i compagni di battaglia, ma ci rammenta prepotentemente quanto la guerra possa essere terribile e perniciosa. In questo senso Infinity Ward, con i suoi Call of Duty, ha sempre ricoperto un ruolo di primo piano, riuscendo a produrre dei titoli immersivi e coinvolgenti, sotto tutti i punti di vista. Questo Call of Duty 4: Modern Warfare non sembra essere un’eccezione.

Il ritmo, sia che indossiate la mimetica da climi aridi del Corpo dei Marines degli Stati Uniti che indossiate la tuta nera di un commando del SAS britannico, non scende mai, coinvolgendo il giocatore in una catena inarrestabile di eventi alternati da scene cinematiche che spiegano l’evolversi della trama, spesso vissute in prima persona.
Il risultato è una storia ben confezionata e credibile, sia pure da un punto di vista squisitamente “cinematografico”, che non ha nulla da invidiare ad un romanzo d’azione di Tom Clancy o Harold Coyle.
Basterebbe questo, tutto sommato, se supportato da una tecnica discreta, a fare di COD4 un “must have”. Invece no, siamo appena all’inizio.
La tecnica del gioco distribuito da Activision, infatti, sia che si parli di grafica sia che ci si addentri nel comparto sonoro, è anni avanti alla concorrenza diretta. Magari non saranno sessanta, ma di certo il primato un tempo appannaggio proprio di Battlefield 2 in termini di fotorealismo e di effetti grafici e sonori passa ora saldamente nelle mani dei programmatori della Infinity Ward. Ovviamente tanta bellezza costa cara. A meno di non preferire alla versione PC quella destinata alle console next-gen (quella per Xbox 360 supporta il formato HD 1080, quella per PS3 solo il 720), per gustare il gioco al massimo dei settaggi occorre dotarsi di una macchina piuttosto performante, mettendo mano alle tasche se già non si possiedono processore e scheda video di ultima generazione.

Altrimenti l’effetto globale non è comunque niente male, ma non si potranno apprezzare taluni effetti di luce, shading e nitidezza delle texture che, da soli, meritano il prezzo d’acquisto del gioco da utilizzare come benchmark grafico high end come minimo per i prossimi 12 mesi.
Stesso dicasi per il sonoro. Se non avete ancora un impianto 5.1, compratevelo. Solo così potrete far credere ai vostri vicini che uno scontro a fuoco con tanto di esplosioni scuoti-mura e grida concitate sta avendo luogo nel vostro appartamento. Anche le musiche possiedono quei connotati epici che vi faranno venir voglia di scaricare gli mp3 e riascoltarle sul vostro iPod, mentre vi recate al lavoro o a scuola. E non finisce qui. Ultimo ma non meno importante, prima di parlare doverosamente del multiplayer e concludere la recensione, viene il gameplay, che qui naviga a livelli prossimi alla perfezione, pur affidandosi doverosamente ad una generosa dose di scripting, necessaria peraltro a garantire la cinematicità di molte scene e situazioni.

Un altro punto di forza di Call of Duty 4: Modern Warfare è la propria modalità multiplayer online, che dà vita ad un gioco quasi a sé stante. Pur mancando della possibilità di salvare i replay o di un editor come invece è possibile fare in Halo 3, Call of Duty 4 ci permette di inscenare delle battaglie con un totale di 55 giocatori, sei differenti classi di personaggi, svariate armi sbloccabili, bonus e abilità speciali. Queste ultime possono essere utilizzate per creare una propria classe di personaggi all’interno dell’apposita modalità e spaziano dalla possibilità di sparare attraverso i muri fino alla cosiddetta abilità “Martirio”, che permette di lasciar cadere una granata a terra quando veniamo uccisi. Siamo sicuri che una volta che i server lavoreranno a pieno regime, la sola modalità online vi farà durare questo Call of Duty ben più a lungo del tempo necessario a completare la modalità in singolo giocatore, la longevità della quale costituisce l’unico reale difetto di un gioco che riesce a catturare come pochi hanno saputo fare finora.

La possibilità, inoltre, di impostare l’opzione Vecchia Scuola, che consente balzi alla Halo e dota di maggior energia vitale i giocatori, oppure quella Hardcore, che al contrario prima tutti del radar e rende ogni pallottola letale al 100%, permette di rendere ogni partita online varia e differente, adattando il gioco allo stile stabilito dai partecipanti.
Unica pecca, se così si può dire, è la grandezza non eccessiva delle mappe che, se si decide di giocare in 32, potrebbero risultare un po’ troppo affollate.
Non credo di dover aggiungere molto altro. Conscio del fatto di come a questo punto, vi stiano davvero prudendo le mani, non desidero sottrarvi tempo prezioso che v’impedisca di raggiungere il vostro rivenditore di fiducia prima della chiusura e di accaparrarvi una copia del gioco. Call of Duty 4 è l’FPS dell’anno e non ce n’è per nessuno.

Lascia un commento